mercoledì 14 luglio 2021

fondamentalismo relativista

La legge Zan, nella formulazione con cui è passata alla Camera non passerà al Senato: parola di Renzi, i cui voti sono determinanti al Senato.

Il mondo cattolico è diviso tra 1) chi vuole mantenere il ddl Zan così come è passato Camera (pochi e poco visibili), 2) chi lo vuole modificare (ufficialmente i vertici della Chiesa) e 3) chi lo vuole affossare.

Mi fermo su quest’ultima posizione. Chi vuole affossare una legge sulla omofobia ha come implicito presupposto o a) che non esista vessazione a danno degli lgbt o b) che tale vessazione sia giusta e necessaria.

Ora che a) sia una menzogna dovrebbe essere evidente: nell’ipotesi più rosea ci sono almeno 26 casi all’anno di gay pestati a sangue. Non è un problema? Se ci fossero 26 casi di ebrei pestati a sangue in quanto ebrei non sarebbe un problema? Senza contare che i pestaggi denunciati sono solo una (minima) parte dei pestaggi reali (per via della vergogna: analogamente ai casi di stupro denunciati rispetto ai casi reali totali), e senza contare che i pestaggi sono solo la punta dell’iceberg delle vessazioni che gli lgbt subiscono (le violenze verbali non sono causa di piccola sofferenza).

Veniamo allora a b): questo è il punto, che si creda giusta la vessazione. Perché? Perché solo così, infliggendo loro sofferenza si salvano i peccatori «dalle fiamme dell’inferno» e più ancora si evita che altri «gustino i loro cibi deliziosi» (Salmo 140 [141]). Il punto è che si pensa che gli lgbt «gustino (…) cibi deliziosi», e che solo un intervento (vessatorio) esterno li possa distogliere dal «gustare» tali «cibi deliziosi», preservandoli dalle fiamme dell’inferno.

Ma non è così: anzitutto perché il comportamento diverso da quello indicato dalla dottrina cristiana, non è affatto gratificante e desiderabile (e quindi contagioso), ma è una sofferta resa a una patologia che è di pochi, e che o già c’è o non potrà essere creata da indottrinamento ideologico. La natura esiste. E ha una sua forza.

In secondo luogo l’intervento vessatorio esterno non solo non distoglie dalla patologia, ma al contrario è più facile che la rafforzi, alimentando la percezione  di essere ingiustamente perseguitato.

Anche qui si vede come il pensiero fondamentalista, che sta alla base dell’idea che la vessazione sia indispensabile, è molto più relativista di quanto non voglia ammettere, perché dubita della oggettività della natura e pensa che l’orientamento sessuale sia un naso di cera, modellabile a piacimento da un intervento esterno; si veda il terrore dell’indottrinamento gender, capace di confondere i bambini, come se un essere umano dovesse aspettare che sia qualcuno al di fuori di lui che gli dica che cosa deve desiderare, come se il desiderio non fosse dentro di noi, con una sua irriducibile forza.



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