A differenza di altre scienze umane la psicologia (/psicoanalisi) non può pensare di prescindere del tutto dal riferimento al filosofico e al teologico. Infatti
1. ci sono cose come l’angoscia di morte che, se si resta nel cerchio dell’immanenza, possono ricevere al massimo qualche palliativo, ma non una soluzione.
2. e poi la questione della sessualità: il suo senso nell’uomo non è lo stesso che negli animali (assicurare piacere e permanenza della specie grazie alla riproduzione); l’uomo cerca di più nella relazionalità anche sessuale, ossia essere a) conosciuto fino in fondo e b) amato fino fondo, cioè gratuitamente e incondizionatamente. E questo, se ci si ferma all’orizzonte materiale o comunque immanente, è semplicemente impossibile. Nessun essere umano infatti è in grado di conoscermi fino in fondo e di amarmi gratuitamente e incondizionatamente. Quindi uno psicologo(/analista) che non tenga conto di un orizzonte teologico, in cui solo può trovare risposta il mio desiderio, non affronta in modo adeguato il problema della persona che ha davanti (che è poi anche il suo problema).
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