giovedì 2 gennaio 2014

dubbio e certezza

Ci sono due estremi da evitare: il relativismo, che dice relativo anche ciò che è assoluto, e il fondamentalismo, che dice assoluto anche ciò che è relativo. Non bisogna né relativizzare l'assoluto, né assolutizzare il relativo.
 Oggi prevale, in Occidente, il relativismo, ma vi è anche una importante rinascita del fondamentalismo, al tempo stesso reazione al fondamentalismo islamico e sua imitazione/emulazione.
 Bisogna invece al tempo stesso essere certi e coltivare una sana perplessità/curiosità/apertura. Essere certi dell'essenziale, essere aperti alla novità sul non-essenziale.

 L'essenziale è poi la fede: di essa, in virtù dell'esperienza che ne possiamo fare, di maggior pienezza umana, possiamo essere certi. Se non lo siamo dobbiamo metterci in discussione e gridare a Dio che non ci dia lo scorpione del dubbio, ma il pane della certezza. Dio, che è Padre buono, non ci lascerà brancolare nel dubbio, sapendo che dubitare dell'essenziale è, come diceva Chesterton, un incubo.

 Ma c'è anche un non-essenziale su cui è insano avere certezze troppo facili, granitiche muraglie, inossidabili sicurezze, che prima o poi, se siamo un po' intelligenti e leali, ci deluderanno, rischiando di trascinare nella loro rovina anche le vere certezze, quelle sull'essenziale.Per esempio uno identifica la presenza politica con una certa persona; salta fuori col tempo che quella persona non è poi uno stinco di santo; avendo investito quella persona della stessa certezza della fede, uno è tentato di andare in crisi sulla stessa fede. Avendo assolutizzato del relativo, quando il relativo rovina, anche l'assoluto rischia di rovinare.
Invece bisogna tenere presente che il non-essenziale è sempre qualcosa di storico, perciò mutevole, contingente, su cui è sempre possibile ingannarsi. Quello che possiamo e dobbiamo fare a suo riguardo sono sempre dei "tentativi ironici", autoironici. Consapevoli del fatto che non abbiamo "la verità in tasca" e dobbiamo lealmente e cordialmente confrontarci con tutti i nostri fratelli uomini, dialogando e usando la ragione, che abbiamo in comune con loro.

2 commenti:

  1. https://www.facebook.com/FraCaducheSpoglieBelta/photos/a.538251269567526.1073741826.537653336293986/663296260396359/?type=1&theater
    Ho pubblicato questa riflessione, che desidero proporti.
    Gabriella Stabile Di Blasi
    Fra caduche spoglie. Cara beltà.

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    1. Grazie Gabriella. Io però direi che il pericolo non viene solo dal soggettivismo, su cui sono d'accordo con te, ma anche dal rischio, apparentemente opposto, di assolutizzazione del relativo (specie in ambito politico).

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