evoluzione / evoluzionismo

Per molto tempo si è creduto che vi fosse opposizione tra evoluzionismo (teoria secondo cui il cosmo e i viventi non sono sempre stati come li conosciamo noi oggi, ma hanno conosciuto dei cambiamenti anche profondi) e creazionismo (teoria secondo cui la realtà finita, quella che noi conosciamo, è opera di creazione ex nihilo da parte di un Dio onnipotente), un po' come per molto tempo si era creduto, anche lì sbagliando, che vi fosse opposizione tra eliocentrismo e visione cristiana del mondo.

evoluzionismo non equivale a darwinismo

Ora, è vero che la teoria evoluzionista scientifica è stata all'inizio e da molti brandita come arma contro il creazionismo, è stata cioè strumentalizzata da un evoluzionismo filosofico di matrice antiteistica o almeno agnostica.

Ciò però non deve spingere a rifiutare l'evoluzionismo scientifico, che è sganciabile dalla matrice filosofica antireligiosa. Infatti evoluzionismo non equivale a darwinismo o neodarwinismo. Ci sono diverse teorie evoluzionistiche: alcune, come il darwinismo, difficilmente compatibili con una visione religiosa, altre compatibili con il creazionismo. L'alternativa dunque non è tra evoluzionismo e creazionismo, ma tra evoluzionismo e fissismo.


L'evoluzionismo? Per un cristiano è preferibile al fissismo

Anzi, non solo un evoluzionismo rettamente inteso, non è incompatibile col creazionismo, ma è più corrispondente alla visione cristiana della realtà del fissismo, come sosteneva Teilhard de Chardin.

Infatti il fissismo si sposa meglio con una visione come quella greca, in particolare aristotelica, per la quale il mondo è eterno ed è eternamente identico (è sempre stato e sempre sarà come è adesso). Per il Cristianesimo invece il mondo ha avuto un inizio, avrà una fine e ogni istante della sua storia è diverso da ogni altro istante. Dunque si può dire che per il cristiano c'è, teologicamente, una grande evoluzione della realtà: preparazione alla venuta di Cristo, prima, e sviluppo del Corpo di Cristo, poi, fino a giungere al Pleroma finale e alla manifestazione gloriosa di Cristo, nella sua Seconda Venuta, quando sarà tutto in tutti.

Noi non seguiamo in tutto Teilhard de Chardin, di cui riconosciamo diversi limiti, ma ci sembra ci sia qualcosa di vero nella sua intuizione che tutto si evolve verso Cristo e verso la Sua seconda venuta:  vi è stata dapprima una cosmogenesi, seguita da una biogenesi, e poi dall'antropogenesi, per culminare nella cristogenesi. Niente va buttato via, ogni fase del tempo è un tassello sensato, un momento che trova senso nella grande costruzione del Christus totus.

E' il fissismo ad essere incompatibile col teismo

Lo spieghiamo in questo post: l'impossibile coerenza del fissismo (teista).

Che cosa è irrinunciabile, per un cristiano

Ovviamente è irrinunciabile l'esistenza di Dio creatore, creatore ex nihilo "del cielo e della terra", cioè del finito, materiale (l'universo naturale) e spirituale (l'anima umana e gli angeli).
L'universo, la natura, è stato creato da Dio, dall'infinitamente perfetto, per un atto assolutamente libero, con cui Dio ha voluto partecipare la Sua vita a delle creature intelligenti (angeli e uomo). Il cosmo esiste per l'uomo e l'uomo è chiamato a partecipare, in Cristo, alla vita divina.
Dio avrebbe potuto creare un mondo da subito pronto ad accogliere la vita umana, invece, per un disegno della sua sapiente bontà, ha voluto che solo lentamente, grazie all'evoluzione, che Lui stesso ha progettato e guidato, si formassero le condizioni ottimali per la comparsa dell'uomo.
E' perfettamente plausibile che Dio abbia creato il nucleo iniziale dell'universo dandogli la capacità di evolvere fino alla formazione delle condizioni ottimali, sulla terra, per la comparsa della vita.
E' probabile che tra l'evoluzione della materia inorganica e la comparsa della vita ci sia un salto, colmabile solo da un nuovo, diretto intervento di Dio. Tuttavia ciò non è certo: starà alla ricerca scientifica verificare se la vita sia riproducibile a partire dall'inorganico.
E' invece certo che ci sia discontinuità, e quindi intervento speciale di Dio, nell'apparizione dell'uomo: gli animali, e quindi anche le scimmie antropomorfe, non hanno l'anima, l'uomo sì e l'anima non può venire che da Dio stesso.
E' oggetto di discussione, infine, il problema del monogenismo/poligenismo. Il Magistero della Chiesa ha finora privilegiato il monogenismo, per spiegare la fratellanza universale e l'universalità degli effetti del peccato originale. Tuttavia il dibattito è aperto.
Di certo occorre ammettere che il peccato originale sia un fatto, liberamente operato dall'uomo, e non una situazione, in qualche modo necessaria.
Parliamo in un distinto post su alcuni problemi posti dal passaggio dagli ominidi all'uomo.

Perché l'evoluzionismo sarebbe in contrasto col creazionismo

In sintesi: in quanto negherebbe appunto ciò che abbiamo visto essere irrinunciabile per un cristiano. Ma abbiamo visto che ciò che è irrinunciabile è compatibile con un evoluzionismo rettamente inteso.
L'errore dei fondamentalisti ultraconservatori e letteralisti è di non capire come possano coesistere le cause seconde e la Causa Prima. Per loro se esiste una Causa Prima non devono esistere cause seconde. Invece Tommaso d'Aquino, e molti altri dottori della tradizione cristiana, non hanno avuto problemi ad attribuire una consistenza autonoma alle cause seconde, pur continuando a credere che in ultima analisi è la Causa Prima che agisce in tutto e in tutti. Potremmo invece dire che i letteralisti ultrafondamentalisti sono sotterraneamente degli occasionalisti.
Ci sono probabilmente però altre ragioni di opposizione all'evoluzionismo.

Nessun commento:

Posta un commento